Presentato Smartfish, l’ambizioso progetto di analisi molecolari sui prodotti ittici.
È un progetto ambizioso quello pro- mosso dall’UNCI, Unione Nazionale delle Cooperative Italiane, associazione nazionale di rappresentanza e tute- la del movimento cooperativo con consolidata rappresentanza nel settore del- la pesca e dell’acquacoltura.
Si tratta di un progetto a valere sui Fondi FEP 2007-2013, ai sensi dell’art. 37 REG. (CE) N.1198/2006 Modalità Attuativa Misura 3.1 Azioni Collettive, presentato al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura (MIPAF).
L’obiettivo è quello di realizzare attività di interesse comune con la partecipazione attiva di un elevato numero di operatori della pesca attraverso la messa a punto di tecnologie e l’erogazione di servizi ad alto contenuto tecnologico rivolte agli operatori della pesca che insistono nel territorio della cinque regioni ricadenti nell’obiettivo convergenza (Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia), beneficiari indiretti dell’intera iniziativa. Il progetto sarà realizzato proprio sul territorio siciliano in quanto la nostra Isola è una delle cinque regioni convergenti previste nel Bando Fep.
Il rilancio del consumo del pesce italiano, specialmente per quello denominato born in Sicily, mediante la divulgazione basata su dati scientifici, rappresenta senza alcuna ombra di dubbio, un valido mezzo per il rilancio del mercato ittico siciliano.
In tale contesto, il crescente consumo di pesce crudo o poco cotto, derivante da nuove abitudini alimentari sempre più diffuse anche in Europa, ha comportato un innalzamento del livello di guardia concernente la presenza di alcuni parassiti che, in assenza della fase di cottura, rappresentano un serio rischio per la salute umana.
Tra questi, una particolare attenzione è rivolta all’Anisakis simplex, un nematode endoparassita (cioè un parassita “vermiforme” che vive stabilmente all’interno del corpo dell’ospite) di numerosi pesci ossei, crostacei e molluschi il cui ciclo biologico si svolge prevalentemente in ambiente marino, attraverso vari stadi di sviluppo e diversi ospiti. La larva effettua la metamorfosi nell’ospite definitivo, raggiungendo lo stadio adulto e producendo uova nello stomaco dell’ospite che immesse nuovamente nell’acqua danno inizio ad un nuovo ciclo vitale. Le forme larvali si localizzano nel fegato, nel mesentere e nelle gonadi, ma anche nel tessuto muscolare di molti pesci ossei tra cui tonno, spatola, sardina, acciuga, merluzzo, nasello e sgombro.
Il genere Anisakis è presente sia nel Mar Mediterraneo che negli oceani Atlantico, Pacifico ed Indiano. Dal punto di vista della salute umana, l’ingestione di pesce infettato da tali larve può causare nel genere umano due diverse patologie: Anisakidosi e Reazioni Allergiche IgE mediate. Infine, non indifferente è il fenomeno delle frodi commerciali da sostituzione di specie pregiate con altre di minor valore (falsificazione), attraverso l’immissione in commercio un alimento “diverso” da quello atteso dal consumatore, con un valore economico e nutritivo minore del prodotto dichiarato.
Quando l’esame morfologico, macro o microscopico, di un prodotto della pesca non permette di risalire alla specie di appartenenza, l’approccio molecolare è però quello maggiormente utilizzato. permettono di controllare e tracciare le importazioni di pescato e assicurano che esse siano etichettate correttamente, consentendo di individuare eventuali frodi perpetrate ai danni del consumatore e, nello stesso tempo, di certifica- re l’autenticità dei prodotti di origine controllata.
Il metodo di analisi molecolare è applicabile sia al prodotto fresco (a “monte” della filiera, appena pescato, e a “valle” della filiera, dopo la lavorazione) sia al prodotto trasformato (a “valle” della filiera) e consente di inserire nell’etichetta di vendita finale la garanzia dell’identificazione genetica del prodotto. Nell’ambito del progetto verrà progettato, sviluppato e realizzato un dimostratore (composto sia da nuova strumentazione scientifica che da kit di reagenti pronti all’uso) basato sulla tecnologia all’avanguardia LAMP/PCR (in grado di ridurre drasticamente i tempi necessari per le analisi moleco-lari) che potrà essere utilizzato diretta- mente dal personale delle aziende ittiche.
La nuova tecnologia rappresenta il tassello fondamentale per la definizione di un nuovo e innovativo disciplinare di produzione che possa consentire, alle aziende ittiche che vorranno utilizzarlo, di poter apporre sui propri prodotti il marchio “Anisakis free”.