Il virus che sta causando la recente epidemia influenzale può in alcuni casi complicarsi in polmonite ed è, molto probabilmente, trasmesso da animali selvatici (soprattutto pipistrello) all’uomo. Il contagio da uomo a uomo è dimostrato e avviene allo stesso modo della comune influenza, quindi valgono gli stessi principi di prevenzione.
Sicuramente la malattia può essere letale, ma le preoccupazioni sembrano eccessive rispetto alla reale aggressività del virus. Le prime stime indicano un tasso di mortalità del 2 % degli ammalati, in realtà è una stima per eccesso perché vengono identificati sicuramente tutti i casi complicati mentre molti ammalati che guariscono senza postumi non giungono nemmeno all’osservazione dei sanitari.
Le persone che hanno un decorso grave sono di solito anziani e/o immunodepressi quali diabetici, malati neoplastici etc., in sintesi una persona sana qualora contragga la malattia ha un rischio di mortalità estremamente basso. Non si cura con gli antibiotici e non ci sono terapie valide, si comincia a studiare un vaccino e attualmente gli ammalati sono trattati, come per l’influenza, con farmaci sintomatici, solo da pochi giorni si sta sperimentando, con ottimi risultati la terapia con clorochina ( noto farmaco antimalarico) che già nella precedente infezione nota come SARS aveva dato buoni risultati . Il virus si trasmette da persona infetta con l’aria espirata, tramite particelle di saliva e/o di muco. L’incubazione va da pochi giorni fino ad un massimo di 10-14 giorni. I sintomi sono simili al raffreddore spossatezza, mal di gola, tosse, febbre e naso chiuso, le vie di penetrazione nell’ospite sono attraverso la bocca e/o le mucose di occhi e naso. I bambini non sembrano colpiti dall’epidemia, infatti non vi sono evidenze di affetti in età pediatrica.
Punto 2 MISURE DI PREVENZIONE DEL CONTAGIO A prescindere dalle zone di provenienza dei turisti/ospiti, clienti, tutto il personale societario deve rispettare le seguenti norme di igiene soprattutto durante le fasi lavorative in cui vi è maggior concentrazione di persone o in occasione, per i dirigenti che si recano in trasferta, di scali aerei e portuali internazionali, ma anche ferroviari: 1) tenersi il più possibile a distanza da altre persone e quando ciò non è possibile, porsi in modo da ridurre al minimo la possibilità di trovarsi nella traettoria dell’aria espirata di chi si ha vicino;
2) l’utilizzo di mascherine, seppur di dubbia utilità, è consigliato per proteggere le mucose di bocca e naso in presenza di persone che presentano sintomi influenzali. Viceversa è sconsigliato dall’OMS in assenza di persone sintomatiche; https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/technicalguidance/infection-prevention-and-control
3) Lavarsi sempre le mani prima di portarle alla bocca (questo perché le mani possono trasmettere alla bocca particelle infette dal virus depositate sulle superfici toccate), in particolare prestare molta attenzione ad una pulizia scrupolosa delle stesse ( almeno 25 secondi avendo cura di strofinare accuratamente con sapone disinfettante o soluzioni alcoliche tutte le zone delle mani, in particolare il palmo, gli spazi tra le dita e le unghie. Tale procedura deve essere ripetuta, a prescindere dall’uso dei guanti, sempre prima di andare a mensa o di effettuare attività a rischio (portarsi sigarette, caramelle o altri oggetti alla bocca, praticare attività sessuale);
4) Evitare strette di mano e/o ulteriori contatti fisici con altre persone;
5) Osservare pratiche alimentari sicure, evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdure non lavate e bevande non imbottigliate (evitare di bere direttamente dalla bottiglia) utilizzare bicchieri usa e getta.
Punto 2 GESTIONE PERSONALE IN MISSIONE Il personale che si reca all’estero o in zone a rischio (dopo la recente epidemia nel nord est italiano l’Italia è considerata zona ad alto rischio) dovrà seguire le procedure di cui al punto 2).
Punto 3 GESTIONE DEL RISCHIO PER I VISITATORI Le autorità e/o gli ospiti che accedono ad aree aziendali, devono essere considerati come potenziale fonte di contagio (tale misura appare oltremodo giustificata dal recente riscontro di centinaia di nuovi casi confermati in Italia) , pertanto dovranno essere intensificate le procedure di prevenzione del contagio, evitare il contatto fisico ( strette di mano etc), mantenersi a distanza di sicurezza ( 1,5 metri) e fornire all’accesso le seguenti norme :
NORME PER GLI OSPITI Gentile ospite La recente epidemia da Coronavirus impone di aumentare l’attenzione alle norme di prevenzione, di seguito alcune buone regole che sono fondamentali per tutelare vicendevolmente Lei ed il personale aziendale da possibili contagi. Al suo accesso le sarà indicato un punto di lavaggio con acqua e detergente o soluzioni alcoliche specifiche, in alternativa salviettine con clorexidina, tale operazione dovrà essere ripetuta anche subito dopo avere tossito o starnutito. La preghiamo di coprire con un fazzoletto naso e bocca quando starnutisce e di gettare il fazzoletto nella spazzatura subito dopo averlo usato. E’ di enorme importanza evitare quanto più possibile il contatto con altre persone e tenersi a distanza di “sicurezza” (almeno 50 cm, che diventano 1,5/2 metri se la persona tossisce o starnutisce (le goccioline di secrezioni respiratorie che contengono il virus si muovono a una velocità di 150 km l’ora). Eviti di toccare occhi, naso e bocca perché i germi si diffondono proprio in questo modo. Qualora Lei avverta sintomi quali stanchezza, mal di gola, febbre o naso chiuso, la preghiamo di rimandare la sua venuta e/o di delegare altre persone che non riferiscano tali sintomi. La ringraziamo per la collaborazione
N.B. Riguardo alle mascherine da utilizzare, in caso di presenza di persone a rischio (provenienti da zone a rischio e/o che nelle ultime due settimane hanno avuto contatti con persone a rischio e che presentano sintomi simil influenzali) giusto per chiarezza, va bene qualsiasi mascherina filtrante FFP3, ma anche quelle di minor tutela o le mascherine chirurgiche da me indicate:di seguito alcuni autorevoli studi sulla sovrapponibilità della protezione tra filtranti facciali e mascherine chirurgiche purchè indossate in modo corretto. • N95 Respirators vs Medical Masks for Preventing Influenza Among Health Care Personnel: A Randomized Clinical Trial LJ Radonovich Jr et al. JAMA 322 (9), 824-833. 2019. PMID 31479137. – Randomized Controlled Trial Among outpatient health care personnel, N95 respirators vs medical masks as worn by participants in this trial resulted in no significant difference in the incidence of l … • The Efficacy of Medical Masks and Respirators Against Respiratory Infection in Healthcare Workers CR MacIntyre et al. Influenza Other Respir Viruses 11 (6), 511-517. Nov 2017. PMID 28799710. – Clinical Trial The results suggest that the classification of infections into droplet versus airborne transmission is an oversimplification. Most guidelines recommend masks for infectio … • Effectiveness of N95 Respirators Versus Surgical Masks in Protecting Health Care Workers From Acute Respiratory Infection: A Systematic Review and Meta-Analysis JD Smith et al. CMAJ 188 (8), 567-574. 2016. PMID 26952529. – Review We identified 6 clinical studies (3 RCTs, 1 cohort study and 2 case-control studies) and 23 surrogate exposure studies. In the meta-analysis of the clinical studies, we f … • A Cluster Randomized Clinical Trial Comparing Fit-Tested and Non-Fit-Tested N95 Respirators to Medical Masks to Prevent Respiratory Virus Infection in Health Care Workers CR MacIntyre et al. Influenza Other Respir Viruses 5 (3), 170-9. May 2011. PMID 21477136. – Randomized Controlled Trial Australian New Zealand Clinical Trials Registry (ANZCTR), ACTRN: ACTRN12609000257268 (http://www.anzctr.org.au).
GESTIONE CASI SOSPETTI IN AREE SOCIETARIE O PROVENIENTE DA ZONE A RISCHIO
I soggetti che per qualsiasi motivo possono ipotizzare di essere venuti a contatto con persone contagiate e/o presentano febbre e/o sintomi influenzali non devono recarsi a lavoro. Per tutti i casi innanzi descritti è fatto obbligo contattare immediatamente il medico curante, il 112 o il numero verde dedicato 1500 per avere tutte le indicazioni sulle norme da adottare. Qualora i primi sintomi si presentassero in ambiente lavorativo, bisognerà allertare un responsabile e limitare al massimo le relazioni ed attendere l’arrivo del personale sanitario locale debitamente allertato dalla Società. Premesso l’obbligo di limitare allo stretto necessario i rapporti seppur a distanza di sicurezza con persone che hanno lamentato sintomi, il personale che per qualsiasi motivo dovrà relazionarsi deve adottare le seguenti procedure: 1) tenersi a distanza di sicurezza (oltre due metri); 2) limitare ai casi di effettiva necessità l’esposizione; 3) indossare mascherina (secondo le linee guida internazionali a filtrante facciale, la scelta preferibile in caso di personale di bordo che debba assistere un potenziale contagiato in isolamento è il Facciale filtrante tipo FFP3SL o anche le semplici i mascherine chirurgiche purchè del tipo a tre o quattro strati ) per proteggere le mucose di bocca e naso, visiera o occhiali protettivi per proteggere gli occhi da eventuali colpi di tosse o starnuto da persone contagiate; 4) Indossare guanti in vinile (preferibilmente) o in lattice anche non sterili (togliere preventivamente all’utilizzo dei guanti bracciali, orologi, anelli); 5) Durante il periodo in cui si utilizzano i guanti bisogna limitare al minimo il contatto con oggetti. E’ inoltre vietato tassativamente toccarsi i capelli o altre parti del corpo esposte e mangiare durante l’utilizzo dei guanti; 6) Lavarsi sempre le mani quando si tolgono i guanti, in particolare prestare molta attenzione ad una pulizia scrupolosa delle stesse (almeno 25 secondi avendo cura di strofinare accuratamente con sapone disinfettante tutte le zone delle mani, in particolare il palmo, gli spazi tra le dita e le unghie. Tale procedura deve essere ripetuta, a prescindere dall’uso dei guanti, sempre prima di entrare e immediatamente dopo l’uscita dalla cabina di isolamento, prima della mensa o di effettuare attività a rischio (portarsi sigarette, caramelle o altri oggetti alla bocca, praticare attività sessuale); 7) In caso di possibile contaminazione dei guanti con liquidi o materiale organico di persone potenzialmente infette, alla procedura di cui al punto 7) si dovrà integrare un lavaggio preventivo dei guanti con clorexidina alcolica per almeno 2 minuti, attendere un ulteriore minuto, togliere i guanti e poi procedere con le azioni di cui al punto 7); 8) Predisporre in prossimità dell’ambiente aziendale identificato come luogo possibile di stazionamento di casi sospetti, il materiale su descritto in modo da rendere più rapido l’accesso in caso di emergenza; 10) Asciugarsi le mani e chiudere il rubinetto con carta a perdere.